Chiara Soldati: il futuro del Gavi e la sfida dei mercati globali
Alla guida de La Scolca, l’imprenditrice incarna la quarta generazione di una famiglia che ha trasformato un territorio in un marchio internazionale. Il vino italiano diventa così identità culturale e strumento di dialogo tra mondi diversi
La Scolca, azienda di riferimento per il Gavi, arriva ai giorni nostri con una solidità costruita in oltre un secolo: una tenuta fondata nel 1919 che conta più di 60 ettari vitati nei cru storici della denominazione e vigne che superano i sessant’anni.
Le scelte decisive – dai primi impianti di Cortese agli sviluppi che portarono la DOC nel 1974 e alla DOCG nel 1998 – trovano oggi in Chiara Soldati la voce che traduce la memoria in progetto contemporaneo.
La sua guida rappresenta la prosecuzione di una storia centenaria che guarda avanti e che ha trasformato un territorio in un prodotto riconoscibile e esportabile. Un’eredità portata avanti con la convinzione che «ogni decisione pesa perché rappresenta non solo un’azienda, ma una storia familiare e un patrimonio collettivo».
Il 2025 ha visto Chiara Soldati costantemente in viaggio. Tra capitali europee, mercati asiatici e Stati Uniti, la sua agenda non si limita a degustazioni e presentazioni, ma diventa occasione per ascoltare, osservare e interpretare i cambiamenti.
«Essere presenti di persona è un valore imprescindibile. Il contatto umano crea fiducia, trasmette passione e rende la narrazione esperienza viva. In un mondo globalizzato, ma spesso impersonale, guardare negli occhi un interlocutore fa la differenza».

